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Storia del cioccolato

L'incredibile storia del cioccolato comincia in America Latina e continua in Europa.....

La storia del cioccolato e del cacao risale all'antica Mesoamerica, dove i Maya e gli Aztechi credevano che l'albero del cacao fosse un dono degli dei. I Maya e gli Aztechi ritenevano che l'albero del cacao fosse un dono degli dei, utilizzavano i semi di cacao come moneta e consumavano una bevanda amara a base di semi, che ritenevano avesse proprietà medicinali.

Gli Aztechi, in particolare, avevano una grande venerazione per i semi di cacao e li utilizzavano sia nelle cerimonie religiose che nella vita quotidiana. La bevanda al cacao chiamata "xocoatl" veniva preparata tostando, macinando e mescolando i semi di cacao con acqua, peperoncino e altri ingredienti. Era considerata un bene di lusso e veniva consumata solo dai membri d'élite della società. Veniva attribuito ai semi di cacao anche un valore mistico e religioso. Presso i Maya il cioccolato veniva chiamato kakaw uhanal, ovvero “cibo degli Dei” e il suo consumo era riservato solo ad alcune classi della popolazione: sovrani, nobili e guerrieri. Quando Cristoforo Colombo arrivò in America, non fu subito colpito dalla bevanda che invece fece colpo su Hernàn Cortez. Infatti il navigatore una volta tornato in Spagna, ne riportò una certa quantità da far provare in Europa come dono a Carlo V. Tra coloro che elogiarono questa nuova bevanda ci fu Bartolomé de Las Casas, un frate domenicano difensore degli Indios contro le violenze dei conquistadores e degli spagnoli. In un suo libro egli ne loda la bontà.




Va ricordato che Cortez e i suoi uomini sicocme consideravano la bevanda al cioccolato dei nativi troppo amara per i loro gusti, vi aggiunsero zucchero, cannella e altri dolcificanti per renderla più gradevole.

Nel XVI secolo il cioccolato iniziò a essere consumato in Europa, dove inizialmente era considerato un bene di lusso, consumato principalmente dall'élite. Tuttavia, con l'aumento della domanda, il cioccolato iniziò a essere prodotto su scala più ampia e il suo prezzo diminuì, rendendolo più accessibile a un numero maggiore di persone.

Nel corso del XVIII e del XIX secolo, i progressi tecnologici hanno reso possibile la produzione di massa del cioccolato, che di conseguenza è diventato più accessibile e ampiamente disponibile. Lo sviluppo del cioccolato al latte alla fine del XIX secolo ne aumentò ulteriormente la popolarità e il cioccolato cominciò a essere visto come una delizia per persone di tutte le età e classi sociali.

Nel XX secolo, la produzione e il consumo di cioccolato continuarono a crescere, con l'introduzione di nuovi prodotti e varietà di cioccolato. La crescita dell'industria del cioccolato ha portato anche alla creazione di alcuni dei marchi di cioccolato più famosi al mondo, come Cadbury, Nestlé e Hershey's.

Oggi il cioccolato è uno dei dolci più popolari al mondo e il cacao è uno dei prodotti agricoli più consumati. L'industria del cioccolato è diventata un business multimiliardario e la produzione di semi di cacao è un'importante fonte di reddito per molti Paesi.

In breve, la storia del cioccolato e del cacao è una storia che attraversa secoli e culture. Dalle sue origini nell'antica Mesoamerica al suo attuale status di dolce più amato al mondo, il cioccolato ha avuto un ruolo significativo nel plasmare la storia e la società dell'umanità. La storia del cioccolato e del cacao in Italia è strettamente legata alla storia del cioccolato e del cacao in Europa nel suo complesso. Quando le fave di cacao furono portate per la prima volta in Europa dai conquistadores spagnoli nel XVI secolo, furono utilizzate principalmente per produrre una bevanda di cioccolato amaro. Ma con la crescita della domanda di cioccolato, aumentò anche la sperimentazione di ingredienti e metodi di produzione diversi. Solo all'inizio del XVIII secolo il cioccolato iniziò a essere prodotto in Italia e divenne rapidamente una parte importante della cultura alimentare del Paese. La prima fabbrica di cioccolato fu fondata a Torino, nella regione Piemonte, all'inizio del 1700 e da lì la produzione di cioccolato si diffuse in altre parti del Paese. Nel corso del XIX secolo, i cioccolatieri italiani svilupparono nuovi metodi di produzione, come l'uso di macchine per il concaggio, che contribuirono a migliorare la qualità e il gusto del cioccolato. Di conseguenza, il cioccolato italiano divenne noto per la sua consistenza morbida e il suo sapore ricco, e marchi come Ferrero, Pernigotti e Caffarel divennero famosi per il loro cioccolato di alta qualità. Anche l'affermarsi della cultura del caffè e delle caffetterie nell'Italia dell'epoca contribuì a stimolare l'ascesa del cioccolato. Le caffetterie italiane spesso servivano piccoli dolci al cioccolato insieme al caffè e questo ha contribuito a rendere il cioccolato una parte essenziale dell'esperienza del caffè italiano.

Marco Sadori scrive di storia dell'alimentazione e degli interscambi culturali a tavola tra l'Italia e gli altri Paesi.

Ha pubblicato la raccolta di storie brevi incentrate sul cibo Racconti sottolio (con un glossario dedicato ai cibi del mondo) per Ultra edizioni e ha in corso di pubblicazione con la casa editrice Leucotea, un doppio saggio sulla Storia della cucina italiana dall'antica Roma ai giorni nostri. 

Scrive articoli sui cibo e altri piaceri superflui e organizza workshop e conferenze sull'argomento.

Per collaborazioni scrivere a: irisbandb@gmail.com

o contattare il 328 27 70 147

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